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Sono una psicologa siracusana e provo una grande passione nel trasmettere il mio pensiero e le mie conoscenze

martedì 7 dicembre 2010

COSE CHE NON FUNZIONANO IN SICILIA

1) Un modello sanitario che non garantisce la salute di tutti i cittadini, specie riguardo le fasce più deboli, nè la qualità delle prestazioni; un modello sanitario inefficiente e inappropriato, che non ha spinte verso l'eccellenza. Bisogna ricorrere spesso alla sanità privata, ma anche lì con scarsa qualità, perchè bisogna capire che una sanità a pagamento, che non risponde ad un principio di equità per tutta la popolazione, fa inevitabilmente lievitare i costi di produzione dell'assistenza sanitaria, perchè tende a curare maggiormente gli aspetti patologici percepiti soggettivamente , che quelli clinicamente sostanziali. Il modello sanitario siciliano è più malato dei suoi malati.
2) Un modello scolastico "misero" che peggiora di anno in anno. I tagli della Gelmini hanno messo in ginocchio la scuola pubblica, i precari sono diventati disoccupati, la qualità complessiva della formazione degli studenti è notevolmente peggiorata, il tempo pieno o prolungato è quasi del tutto scomparso, le ore d'insegnamento anche nella scuola superiore sono di gran lunga diminuite a causa di carenza di insegnanti, sono scomparse le compresenze, le segreterie sono svuotate, la pulizia e la sorveglianza sono ridotte al minimo indispensabile, spesso neanche, la capienza e la sicurezza dei locali in cui soggiornano insegnanti e studenti è spesso a serio rischio; il futuro della scuola siciliana è sull'orlo del baratro, sia dal punto di vista occupazionale per i docenti, il personale ATA e amministrativo, sia dal punto di vista infrastrutturale. I tagli alla spesa per la scuola sono stati stabiliti a livello nazionale, ma non è stata tenuta in alcun conto la particolare situazione in cui da sempre è relegata l'isola, la funzione della scuola nel territorio, a difesa della legalità(problema che la Sicilia vive in modo particolarmente drammatico), il deterioramento inevitabile dell'offerta didattica che impedisce una formazione più ricca, lì dove la necessità è maggiore. E' da ricordare che mentre la scuola pubblica siciliana viene massacrata, con i pesanti tagli di cui siamo a conoscenza, nel 1998 Manuela Marrone, moglie di Umberto Bossi, fonda a Varese la scuola Bosina e altre simili, succursali o sezioni distaccate in tutto il territorio padano. In queste scuole si studia il dialetto locale(fonte di cultura e tradizione da salvaguardare),il galateo locale, fiabe, leggende, narrazioni e studi legati alle tradizioni locali. Per la scuola Bosina sono stati reperiti 800 mila euro, tra il 2009 e il 2010. Il meccanismo che ha consentito questa erogazione è legato al "fondo per la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio", voluto nel 2004 dal governo Berlusconi. Esso consente di distribuire soldi a pioggia per i bisogni più diversi, La scuola Bosina ha potuto accedere al contributo in quanto negli ultimi anni ha compiuto lavori di ammodernamento nella sua sede di Varese, per far partire un progetto di "liceo linguistico sperimentale"... la Sicilia è sempre lì, alle prese con i problemi accennati, senza la possibilità di usufruire di alcun contributo "per lo sviluppo del territorio"... nelle scuole siciliane mancano i soldi anche per la carta igienica!
3) La Sicilia è un territorio ad alto grado di rischio sia sismico che vulcanico. Uno dei più violenti terremoti si registrò nel Belice, nel 1968... devastò una vasta area della Sicilia occidentale e distrusse completamente diversi paesi della zona, con circa 400 vittime, migliaia di feriti e 70.000 rimasero senza tetto. Ancor oggi, nonostante i buoni propositi, gli appalti e gli stanziamenti, non tutto è stato ricostruito; ancor oggi sui muri di tante di quelle strade si legge "la burocrazia uccide più del terremoto". Prima ancora, nel 1908, un terremoto che raggiunse il 10° grado della scala Mercalli, devastò la città di Messina, con il crollo di circa il 90% degli edifici e la morte di 80.000 abitanti sui 130.000 che ne contava. Messina fu rasa al suolo... solo un paio di eventi catastrofici che hanno devastato la Sicilia nel tempo. Il terremoto di Messina fu la catastrofe più devastante che abbia mai colpito l'Italia. La Sicilia ha un triste primato: è la prima regione d'Italia a rischio sismico. In Sicilia è stato stimato che un edificio su 6 è ad alto rischio di crollo... è rischioso solo pensare di poter costruire il ponte sullo stretto di Messina(essendo il rischio anche idrogeologico). Sarebbe quantomeno di conforto sperare che un qualsivoglia governo pensasse a mettere in particolare sicurezza la nostra Sicilia!
4) In Sicilia i fenomeni criminali continuano a limitare fortemente lo sviluppo socio-economico e culturale dell'isola. E' un territorio considerato a "legalità debole", un contesto ancor oggi caratterizzato da una forte incidenza di criminalità.Si parla di progetti approvati e finanziati, per combattere la legalità, ma la realtà in Sicilia è sotto gli occhi di tutti e sulla pelle di tutti i siciliani.
Di brutture in Sicilia ce ne sono molte... negli ultimi cinquanta anni si è prodotto il peggio...le periferie, gli agglomerati urbani, l'economia allo sfacelo, l'ambiente devastato,la sanità sempre più malata, la scuola sul lastrico, la disoccupazione sempre più crescente, la vita dei siciliani ancora ostaggio della mafia...
Questi sono cenni di realtà... come si vive in Sicilia e quello che si è costretti a sopportare in Sicilia...
poi c'è la Sicilia delle fiabe... o sole mio, l'odore delle arance, il sole della Sicilia, il mare della Sicilia, il clima della Sicilia, la gente di Sicilia...
Poi c'è la MIA Sicilia... mista di calore, di amarezza e di rabbia... i MIEI odori... i MIEI sapori... la MIA gente...il MIO mare e il MIO sole... i MIEI figli siciliani... la MIA terrra umile e fiera...
...vorrei partire perchè vivo male in mezzo a questa sporcizia e davanti a questo sfacelo di sempre...
...non partirò mai perchè è la mia terra, la mia storia, quella dei miei nonni,quella dei miei figli,e sto male fuori dalla MIA Sicilia!                   

                                                                             Francesca Cianci 

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