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Sono una psicologa siracusana e provo una grande passione nel trasmettere il mio pensiero e le mie conoscenze

martedì 13 ottobre 2009

Le malattie psicosomatiche. di Francesca Cianci

La malattia psicosomatica è una branca della medicina che pone l’attenzione sulla relazione tra la mente e il corpo, tra il mondo emozionale e il disturbo organico, e si occupa di capire l’influenza che l’emozione esercita sul corpo. In ambito medico è ormai largamente diffusa la concezione secondo cui il malessere fisico possa essere in gran parte l’espressione di un malessere psichico. Si ipotizza dunque che una condizione di tipo psicoemotiva possa agire favorendo addirittura l’insorgere di una malattia o, al contrario, favorendone la guarigione. In questo caso i sintomi vengono osservati dai medici in modo complementare e unitario, da un punto di vista sia fisiologico che psicologico. Ci sono persone che anche in giovane età si trovano a lottare di continuo contro una serie di piccoli fastidiosi disturbi che influenzano la loro vita e le relazioni con gli altri. Questi fastidi vanno dalla stanchezza cronica alle vertigini, dolori muscolari, raffreddori continui, cefalee, tachicardia, coliti, gastriti, ulcere, dermatiti, psoriasi, asma, allergie anche alimentari, labirintite, emorroidi, stipsi cronica,… . Oggi la medicina ufficiale riconosce che l’80% delle malattie sono di origine psicosomatica, ma se ne parla ancora assai poco. Purtroppo le persone che soffrono di questi disturbi non si sentono compresi né dai medici, da cui spesso vengono liquidati con una sbrigativa diagnosi di “stress”, né da familiari e amici, stanchi di ascoltare lamentele continue. E’ da osservare che chi è affetto da disturbi psicosomatici non è, come potrebbe essere ovvio pensare, un malato immaginario; i malesseri sussistono realmente e sono spie di profonde sofferenze psicologiche, di cui spesso il soggetto non è consapevole. Come ogni genere di disagio psicologico, ogni malattia psicosomatica ha una storia personale. Le emozioni che ci attraversano quotidianamente influenzano il funzionamento del nostro organismo al punto tale da far sì che possa cambiare anche il nostro metabolismo, e nel tempo l’intero sistema immunitario può venire fortemente condizionato e indebolito dalle nostre emozioni negative. Il “sentirsi male” ha una funzione molto importante per certe persone. Spesso ad esempio, i sintomi psicosomatici sono l’espressione di un inconscio rifiuto ad accettare qualcosa che “non si digerisce” e rappresentano dunque un desiderio di fuga dall’affrontare situazioni emotive difficili; in questo caso il sintomo è la manifestazione di un rifugio. In altri casi ancora i disturbi rappresentano l’unica possibilità di essere “speciali” e di accattivare l’attenzione di familiari e amici; è un meccanismo che equivale ad una sorta di “risarcimento emotivo” per non essersi sentiti sufficientemente amati nel contesto familiare, o in altro modo, ci si è sentiti amati solo quando si stava male; di conseguenza queste persone nel tempo hanno imparato che possono riuscire ad interessare solo stando male. A volte il ruolo di “malato cronico” può diventare una vera e propria identità. La malattia psicosomatica dunque è l’esasperazione di un sintomo già esistente; il disturbo corrisponde alla difficoltà di manifestare adeguatamente il proprio disagio emotivo; il linguaggio scelto da queste persone è quello corporeo. E’ importante sapere che non ci si ammala volontariamente e che nella maggior parte dei casi il soggetto è assolutamente ignaro circa questo tipo di meccanismo. E’ opportuno dunque che le cause del proprio malessere vadano ricercate all’interno del vissuto proprio di ogni persona sofferente, nella sua vita, nello scorrere delle sue giornate, senza che ci si stacchi dalla propria realtà. Molte persone hanno bisogno di crearsi una vita ideale che ad un certo punto inevitabilmente si scontra con quella reale… è a quel punto che nascono i conflitti interiori, i quali se non vengono espressi attraverso la comunicazione verbale, si manifestano attraverso il corpo e dunque con il sintomo psicosomatico, che si trasformerà in malattia psicosomatica fino a che il soggetto non imparerà ad averne consapevolezza e ad usare linguaggi più adeguati per far fronte alle proprie reali difficoltà.

Dott.ssa Francesca Cianci
Psicologa-psicoterapeuta
fracianci@alice.it

1 commento:

  1. Ha aperto il blog da poco, brava, persone come lei possono davvero fare la differenza, la sua esperienza potrà aiutare molte persone.
    Io so cosa è la depressione, da quando ho subito tanti anni fa il mio primo lutto, la morte di mio padre, so razionalmente che la vita va accettata come la morte, è un ciclo naturale, ma la parte più profonda di me, se ne frega della mia razionalità, infatti sono alla continua ricerca di me stessa, è questo che mi fa sentire vivissima, purtroppo lei lo sa meglio di me, nei cambi di stagione, per brevi periodi, la depressione si riaffaccia sempre, e ogni volta con qualche piccola trasformazione.
    Le auguro tanto bene.
    Angie Ginev

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