PRIMA DI APRIRE LA BOCCA ASSICURARSI CHE IL CERVELLO SIA INSERITO

PRIMA DI APRIRE LA BOCCA ASSICURARSI CHE IL CERVELLO SIA INSERITO

Informazioni personali

La mia foto
Sono una psicologa siracusana e provo una grande passione nel trasmettere il mio pensiero e le mie conoscenze

mercoledì 27 giugno 2012

PSICOLOGI IN PARLAMENTO...perchè no?!

PSICOLOGI IN PARLAMENTO...

E' noto che i disagi psicologici e le psicopatologie sono il risultato di una complessa interazione tra fattori generici e fattori socio-ambientali. Si assiste oggi ad un profondo cambiamento delle patologie e dei disturbi che traggono origine dall'intreccio tra mente e cultura. La sintomatologia delle ansie, delle manifestazioni depressive e dei disturbi psichici si mantiene in linea di massima stabile negli anni, sono cambiate oggi piuttosto, le cause che stanno alla base di tale malessere, nonchè le modalità di trasmissione e di diffusione. Un fenomeno che desta preoccupazione è certamente l'elevato incremento di disturbi di tal genere all'interno della popolazione giovanile e spesso anche infantile. Ogni giorno, nell'ambito della mia attività professionale, riscontro un sempre più crescente numero di giovani affetti da fragilità emotiva, da crisi d'identità, da sintomatologia ansiosa e depressiva, da malattie psicosomatiche che coprono sofferenza e infelicità... Spesso negli ultimi tempi mi interrogo quando mi trovo a dover "diagnosticare" i sintomi di chi si rivolge a me, come persona addetta a risolvere le problematiche cliniche inerenti alle diverse patologie psichiche. Fare diagnosi significa riconoscere la sindrome e risalire al disturbo fondamentale che si cela dietro i sintomi. La diagnosi stabilisce il legame tra la realtà oggettiva e la realtà personale del soggetto in questione e del contesto in cui quest'ultimo è inserito. Allo stato attuale si evince che le gravi perturbazioni a cui ci espone la realtà socioeconomica e politica del momento, procurano un impatto psicologico devastante sui giovani, sulle loro famiglie e perfino sui bambini, inseriti all'interno di contesti instabili e precari. Il legame tra le malattie cosiddette neurovegetative e le condizioni socio-economiche in cui verte il nostro paese, è oggi quantomai forte, al punto tale da determinare quasi un fenomeno. Troppi i giovani che si rivolgono allo psicologo perchè in condizioni di stress, di disagio, di confusione, di fragilità emotiva, incapaci di reagire dinnanzi a minime difficoltà, incapaci di proiettarsi e programmare un minimo di prospettiva futira, demotivati e svuotati, incapaci di tessere relazioni che non siano filtrate da facebook, giovani fragili, irascibili, rabbiosi, stanchi nonostante la giovane età... troppi i genitori che si rivolgono allo psicologo perchè afflitti e preoccupati per il comportamento dei propri figli e per il loro futuro, segnati da un senso di colpa perchè impotenti dinnanzi all'incapacità di poter garantire loro una qualsiasi prospettiva di vita... troppe le mogli devastate da un rapporto coniugale triste e appiattito, preoccupate a causa di un marito che ha perso il posto di lavoro... troppe le madri depresse e avvilite, troppi i padri indeboliti dall'impossibilità di fornire ai propri figli un sano modello di vita... ruoli sconquassati, figli senza genitori-guida, genitori deprivati dal naturale ruolo di "guida"... Tutto questo fa riflettere! Ecco che, di fronte a queste circostanze di vita, fare diagnosi diventa problematico e ancor più problematico diventa stabilire il piano terapeutico. Si posso diagnosticare le manifestazioni cliniche dei casi, ma trattare le cause all'origine di tali disturbi rappresenta oggi, per gli psicologi, una questione davvero difficile... si tratta troppo spesso di problematiche la cui origine ha sede nella sfera sociopolitica ed economica. Sono condizioni di vita da cui spesso non si può fuggire, che influenzano la salute psichica di intere popolazioni; oggi più che mai la condizione di vita in cui vertono le nostre famiglie e i nostri giovani, avviluppati dentro un'atmosfera nebulosa e instabile, è causa di disfunzionalità emotiva e psichica, dovuta ad una struttura sociale ed economica malata, ad un sistema socioculturale che produce malattia... allora ben vengano gli addetti ai lavori chiamati a diagnosticare e a migliorare le vite degli afflitti, ma gli psicologi non facciano l'errore di diagnosticare patologie improprie, penalizzando solo il singolo individuo, quando ci si trova dinnanzi ad un vero e proprio fenomeno derivante dallo scenario politico e sociale che si è determinato già da qualche anno... uno psicologo in parlamento?... perchè no?!

Francesca Cianci

psicologa psicoterapeuta

Nessun commento:

Posta un commento